L’efficacia del lockdown

 

Non sarà giunta l’ora di valutare l’efficacia delle misure di restrizione sociale sinora applicate? Quella politica risulta chiaramente a vantaggio dei governi europei in carica (altri come USA e Cina meritano una separata riflessione), aumentandone la stabilità e il consenso, mentre quella sanitaria sembra pari a zero.

Dopo nove mesi di misure da stato di guerra permanente, l’andamento del COVID-19 sembra non ne sia stato influenzato affatto, come rilevato dal noto epidemiologo Crisanti.

Cui prodest? Una recessione mai sperimentata prima, distruzione del tessuto delle PMI, crisi dei rapporti sociali, disastri nell’educazione e formazione, aumento esponenziale delle morti non-COVID (come per esempio gli infarti più che triplicati in Italia) e della povertà, danni permanenti alla salute fisica e mentale dei più deboli come anziani e bambini, dovrebbero finalmente indurre ad un’attenta riflessione sulle strade percorse sinora per individuarne di nuove, questa volta scientificamente valide.

Sempre che gli accaniti fautori del lockdown, sinora nettamente prevalenti anche perché (mal)consigliati da ‘tecnici’ in conflitto di interessi e supportati dai media mainstream, non continuino ad impedirlo.